Elezioni in Svezia – Dopo il voto

Il parlamento svedese

Il potere legislativo è affidato ad un Parlamento ad un’unica camera (Riksdag) eletto per la durata di 4 anni con un sistema proporzionale di lista.

Il Riksdag è composto da 349 membri in proporzione ai voti ottenuti con poche correzioni: per ottenere un seggio, un partito deve ottenere almeno il 4% del totale dei voti validi o almeno il 12% dei voti in una determinata circoscrizione. 

Le circoscrizioni corrispondono normalmente alle regioni. Le regioni più popolose sono divise in più circoscrizioni.

È ammesso il voto di preferenza. In questi casi, la soglia richiesta per l’elezione sulla base dei voti personali è il 5% del totale dei voti del partito del candidato nella circoscrizione in questione.

Distribuzione dei voti

Per l’attribuzione di 310 seggi il quoziente è calcolato dividendo il numero totale dei voti ottenuti dai partiti per i divisori 1,4, 3, 5 etc. (metodo S. Laguë modificato), essendo variabili le dimensioni delle circoscrizioni elettorali (da 2 a 34 seggi). 

I restanti 39 seggi sono distribuiti come mandati compensativi (quoziente naturale e più alti resti, metodo Hare) sulla base dei voti ottenuti a livello nazionale dai partiti che abbiano ottenuto il 4% dei voti espressi in tutto il paese. 

Una volta stabilito quali partiti hanno diritto a una quota dei seggi di compensazione, il numero di seggi cui ogni partito ha proporzionalmente diritto (sul totale di 349 seggi) è calcolato sulla base del numero totale dei voti espressi per questi partiti in tutte le parti del paese. Dal numero di seggi di cui ha diritto ciascun partito, è sottratto il numero di seggi già ottenuti nelle ventinove circoscrizioni. La cifra risultante è il numero di seggi compensativi spettanti a ciascun partito. I partiti che conquistano più seggi rispetto a quelli che gli spetterebbero con il quoziente Hare, hanno diritto a mantenerli. 

Formazione del governo

Dopo le elezioni generali, i risultati ufficiali sono annunciati entro una settimana e inviati a ciascun partito. Assegnati i seggi ai candidati eletti, il Parlamento così formato elegge il presidente (Talsmannen).

Il presidente del Riksdag inizia a tenere colloqui con i leader dei partiti con rappresentanza nel Riksdag, quindi il presidente nomina un candidato a Primo ministro (statsminister). La nomina viene quindi posta ai voti in aula. Se la maggioranza assoluta dei membri (175 membri) non esprime un voto negativo (bensì astensione e/o approvazione), la nomina è confermata, altrimenti è respinta. Ciò significa che il Riksdag può acconsentire a un Primo Ministro anche senza voti positivi. Il presidente deve quindi trovare un nuovo candidato ed ha quattro possibilità per farlo, altrimenti si torna alle elezioni. 

Dopo essere stato eletto, il Primo Ministro nomina i ministri del gabinetto e li annuncia al Riksdag. I potenziali ministri non devono essere membri in carica del Riksdag, ma se si accetta una nomina, si cede il seggio a un membro supplente. Il nuovo governo si insedia in un consiglio speciale tenutosi a Palazzo Reale davanti al monarca, durante il quale il Presidente del Riksdag annuncia formalmente che il Riksdag ha eletto un nuovo Primo Ministro e che il Primo Ministro ha scelto i suoi ministri di gabinetto.

Il Riksdag può esprimere un voto di sfiducia contro un singolo ministro di gabinetto (Statsråd), costringendo così alle dimissioni. Per avere successo un voto di sfiducia deve essere sostenuto dalla maggioranza assoluta (175 membri) o è fallito.

Se viene espresso un voto di sfiducia contro il Primo Ministro, significa che l’intero governo viene respinto. Un governo perdente ha una settimana di tempo per indire le elezioni generali, altrimenti la procedura per la nomina di un nuovo Primo Ministro ricomincia.

Elezioni amministrative in Svezia

La ripartizione dei voti avviene secondo un criterio proporzionale (simile al metodo d’Hondt usato per molti anni in Italia) con uno sbarramento al 3% nelle regioni e nei nelle circoscrizioni comunali maggiori. Negli altri comuni lo sbarramento è al 2%. 

Si eleggono i membri dei consigli regionali e comunali (region- och kommunfullmäktige) di 21 regioni (Gotland dal 2019) e 290 comuni. Il numero varia dal 149 nelle regioni più popolose (Stoccolma, Skåne e Västra Götaland) a 55 (Jämtland). 

Fonte: SO-rummet.se

In ciascuna regione c’è un consiglio (regionfullmäktige) e una giunta con poteri esecutivi (regionstyrelse), oltre a revisori dei conti, un consiglio per la gestione della crisi e uno (o più) consigli per i pazienti . Per il resto, le regioni sono libere di costituire i comitati, le commissioni ei comitati ritenuti opportuni.

Tutte le regioni hanno almeno un consiglio supplementare, non obbligatorio, accanto al consiglio regionale. Il numero varia da 1 a 23. Il numero riflette la dimensione della regione, la presenza di speciali comitati operativi o esecutivi all’interno principalmente del sistema sanitario e in che misura la responsabilità per le aree politiche è stata assegnata al consiglio regionale invece che a un consiglio supplementare. Kalmar, Halland, Västmanland e Norrbotten sono le regioni in cui mancano tali consigli supplementari e i poteri sono svolti direttamente dalle rispettive giunte regionali. 

253 comuni su 290 hanno una struttura tradizionale imperniata sul consiglio comunale e una giunta esecutiva. Inoltre, in ogni comune devono essere presenti un comitato elettorale (valnämnd), un supervisore sugli amministratori e vari incarichi di fiducia (överförmyndare), revisori dei conti e un comitato di gestione delle crisi. 12 comuni con maggiore popolazione hanno almeno 10 consigli locali (nämnder). Fra questi, Göteborg ne ha 23, Stoccolma ne ha 13 e 13 consigli distrettuali (distriktnämnder), Örebro ha 17 consigli locali. I comuni con un numero minore di tali consigli o sono piccoli in termini di popolazione o controllano una parte significativa delle loro attività in collaborazione con altri comuni attraverso consorzi o comitati paritetici.

Una particolarità:
Le elezioni per il consiglio municipale influenzano la composizione dei tribunali distrettuali in quanto i giudici onorari (non togati) sono nominati dai partiti in base alla distribuzione dei seggi (nämndeman).

Detenuti

Anche i detenuti in Svezia possono votare senza eccezioni, diversamente che in altri stati europei.

Ad esempio, nel Regno Unito e in Bulgaria, i detenuti normalmente non possono votare. in Italia il diritto di voto è sospeso per 5 anni per chi è condannato alla detenzione per un periodo inferiore ai 5 anni. Perde il diritto di voto chi è condannato a più di 5 anni di reclusione e all’ergastolo. 

Residenti all’estero

Al voto partecipano tutti i cittadini svedesi residenti in Svezia e quelli residenti all’estero (purché siano stati registrato come residenti in Svezia almeno una volta). Non è necessario essere iscritti nelle liste elettorali. Coloro che sono nati all’estero e non si sono mai registrati come residenti in Svezia, non possono votare. 

Si volta nelle settimane precedenti all’ultima data del voto, secondo due modalità:

  • presso le ambasciate e consolati
  • per posta (con l’indicazione di due testimoni sul retro del plico di spedizione)

Chi non è iscritto nelle liste elettorali, può ordinare per posta la scheda elettorale dal sito di Valmyndigheten, oppure la ritira presso i consolati e ambasciate svedesi. Per posta, il voto è validamente espresso anche su materiale diverso dalla scheda elettorale, purché vergato da almeno due testimoni.

Fonti 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *