Gli italiani in Svezia percepiscono talvolta del razzismo, secondo le prime risposte al questionario per una ricerca in corso.
Il sondaggio è stato sviluppato dalla SIOS, l’Organizzazione di cooperazione per le organizzazioni etniche in Svezia, nell’ambito di un progetto di ricerca chiamato “Razzismo percepito 2021 – 2022 – la prospettiva delle organizzazioni etniche“. L’obiettivo della SIOS è raccogliere storie di razzismo percepito per far luce su come appare il razzismo oggi e come viene espresso per sensibilizzare quella parte della società che non intende riconoscere l’esistenza del fenomeno.
Il 64,3% delle persone che ci hanno restituito il questionario finora ha risposto che sente di aver subito episodi di razzismo almeno qualche volta, soprattutto nelle istituzioni e servizi (20 settembre 2022).
SIOS definisce il razzismo come le convinzioni e le azioni che si basano sul fatto che le persone appartengono a razze o gruppi etnici diversi, che costituisce la loro “essenza”. Questo a sua volta dovrebbe determinare e spiegare le differenze nelle caratteristiche e nei talenti delle persone e portare a una gerarchia tra i diversi gruppi. Queste convinzioni portano ad atteggiamenti e azioni razziste. Gli atti discriminatori risultanti dalle varie forme di razzismo e di intolleranza mantengono la posizione privilegiata di un gruppo rispetto all’altro.
Le persone che hanno risposto finora hanno aggiunto alcune idee a questa definizione. Può trattarsi di un fenomeno non episodico, ma più complesso, sottile e sfaccettato. Altri hanno risposto di percecire il razzismo come un sentimento di superiorità in ogni campo, soprattutto socio-economico, che si fa pesare su chi non è svedese. Oppure come finta accettazione mascherata di buonismo. La partecipazione a questo sondaggio è volontaria e anonima.
La ricerca del SIOS va avanti e pubblicheremo i risultati appena pronti.
Per maggiori informazioni: fratellirosselli(at)gmail.com